Vuelta a España 2018, Top/Flop del giorno

La nostra rubrica che, tra il serio ed il faceto, traccia il bilancio della giornata appena conclusasi alla Vuelta a España 2018.

TOP

Alessandro De Marchi (BMC): Il Rosso di Buja vince alla sua maniera in una tappa vissuta a mille all’ora per tutta la giornata. Già bravo a centrare la fuga giusta dopo 100 chilometri di lotta, il friulano coglie il momento giusto per sferrare il suo attacco, riuscendo alla fine ad anticipare diversi nomi di spessore presenti all’interno della fuga. Tre vittorie su quattro da professionista sono arrivate alla Vuelta, a conferma di una corsa che continua ad esaltarlo.

Thibaut Pinot (Groupama-FDJ): Il transalpino fa divertire i tifosi con un attacco a 100 chilometri dall’arrivo. Per diverso tempo è Maglia Rossa virtuale e prova in tutti i modi a tenere a galla il tentativo fino alla fine. Negli ultimi chilometri gli vengono meno le energie e alla fine non vince la tappa e non guadagna praticamente nulla su gli altri big. Poco male, perché in una Vuelta orfana di Contador, potrebbe essere lui ad animare le tappe di montagna.

Franco Pellizotti (Bahrain-Merida):Il Delfino di Bibione dimostra di non aver perso la verve nell’andare in fuga. Come ai bei tempi prova ad animare la corsa a più riprese, dimostrando una grande gamba che alla fine gli frutta un terzo posto. Qualche rimpianto per non aver seguito De Marchi al momento giusto, ma da qui a Madrid avrà ancora spazio per provare a lasciare il segno prima di appendere la bici al chiodo.

FLOP

Fabio Aru (UAE-Emirates): Niente da fare, anche a questa Vuelta il sardo non sembra avere il ritmo per reggere il forcing dei migliori. Dopo essere sembrato in crescita nelle ultime tappe, l’ex corridore dell’Astana ha oggi ceduto al primo scatto dell’EF/Drapac, perdendo alla fine ben 41 secondi. La Maglia Rossa si allontana sempre di più e ora è doveroso inventarsi qualcosa per non rendere questa Vuelta un’altra corsa da dimenticare al più presto.

Omar Fraile (Astana): Il basco era riuscito a centrare la fuga giusta, ma la gamba poi non lo ha assistito nel finale di tappa. La condizione probabilmente non è quella del Tour, ma oggi ha sprecato una ghiotta occasione per provare a lasciare il segno, visto il percorso perfetto per le sue caratteristiche. Da vedere se d’ora in avanti avrà altre chances per andare in cerca di gloria personale oppure dovrà stare accanto a Lopez.

Emanuel Buchmann (Bora-hansgrohe): Il tedesco perde otto secondi nel finale. Niente di che, ma i segnali in vista delle imminenti tappe di montagna non sono del tutto incoraggianti. Dopo un’ottima prima settimana, aveva accusato qualche secondo di troppo nell’arrivo a La Covatilla e il fatto che anche oggi si sia staccato potrebbe significare che la condizione è in calando. Non resta che aspettare e vedere se potrà realmente puntare alle primissime posizioni della generale.

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